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SharePoint App Development: la nostra guida introduttiva

Lo sviluppo di applicazioni per SharePoint è oggi in una fase caratterizzata da un equilibrio tra personalizzazione e low-code.

Tutte le aziende cercano soluzioni flessibili, scalabili e interconnesse, puntando sull'automazione dei processi interni e sul miglioramento dell'esperienza utente. Le moderne applicazioni SharePoint hanno quindi smesso di essere dei componenti aggiuntivi, per attestarsi come hub in grado di semplificare la collaborazione e la gestione dei dati aziendali.

In questo articolo, approfondiremo le best practice per lo sviluppo di applicazioni su SharePoint, attraverso l’uso di strumenti come SPFx e Power Platform. Vedremo anche alcuni esempi pratici per capire come queste soluzioni possono essere implementate in azienda.

Sviluppo di applicazioni SharePoint: ecco come fare

Lo sviluppo di applicazioni per SharePoint ruota oggi attorno a una visione fortemente orientata alla creazione di soluzioni responsive, modulari e di facile manutenzione.

Questa evoluzione è resa possibile da nuovi framework e metodologie che, da un lato, consentono una rapida prototipazione e il coinvolgimento di figure non strettamente tecniche; dall’altro, permettono agli sviluppatori professionisti di spingersi ben oltre le funzionalità out-of-the-box, creando applicazioni fortemente integrate con il resto dell’ecosistema Microsoft 365.

Tra questi strumenti, il SharePoint Framework si conferma il principale punto di riferimento sul quale gli sviluppatori basano il proprio lavoro.

SPFx si distingue per la sua capacità di offrire una struttura incentrata su componenti e librerie web, utilizzabili con tecnologie front-end moderne, come React o Angular. Grazie al supporto di TypeScript, Node.js e Gulp/Webpack, rende possibile realizzare soluzioni pronte per l’uso, scalabili e, al contempo, sicure.

Inoltre, la presenza di un modello di pacchettizzazione e distribuzione standardizzato velocizza il tempo di rilascio, semplificando la fase di deployment su tenant SharePoint online o in ambienti ibridi.

Sul versante del deployment, la creazione di soluzioni personalizzate con SPFx permette di distribuire pacchetti che contengono le web part, le estensioni e gli asset statici. Questi pacchetti vengono caricati nell’App Catalog di SharePoint, favorendo una pubblicazione controllata: un amministratore della farm (on-premise) o del tenant (online) può infatti decidere quali soluzioni autorizzare e in quali siti abilitarle.

 

Struttura moderna dello SharePoint Framework

Struttura moderna dello SharePoint Framework

 

Uno degli aspetti più interessanti del panorama attuale è la coesistenza di tool low-code/no-code e sistemi di sviluppo tradizionale, che convivono per soddisfare esigenze differenti, come possiamo vedere dalla seguente tabella.

 

SharePoint App Development: low-code vs sviluppo custom

 

Approcci allo sviluppo su SharePoint Descrizione
Low-code / No-code Prendiamo il caso di utenti che non hanno competenze di programmazione, ma necessitano di costruire applicazioni per ottimizzare i processi della loro azienda. Grazie a piattaforme come Power Apps, è possibile creare moduli e interfacce che si appoggiano a liste o librerie di SharePoint, integrandosi nativamente con le pagine moderne e i flussi di lavoro definiti in Power Automate. Il risultato è la prototipazione di funzionalità in tempi ristretti, facendo leva su template e connettori già pronti.
Sviluppo custom Parallelamente, le aziende con requisiti più complessi si affidano a sviluppatori esperti, i quali operano su SPFx o su altri modelli di estensibilità (come gli add-in). In questi casi, è possibile realizzare componenti su misura, in cui la logica di business si estende ben oltre i semplici form. Pensiamo a un portale di servizi integrato con un ERP esterno, in cui i dati, provenienti dall’ERP, confluiscono in SharePoint e vengono manipolati da una serie di componenti personalizzati che mostrano analytics, grafici interattivi e motori di ricerca semantica, per fare solo alcuni esempi.

 

Questo dualismo tra low-code/no-code e sviluppo tradizionale sta favorendo la diffusione di un modello di cooperazione all’interno dei team IT, dove le figure più vicine al business delineano i processi e la struttura dei dati, mentre i programmatori si occupano di creare blocchi funzionali più sofisticati, da trasformare in componenti riutilizzabili.

Questi ultimi, a loro volta, possono essere utilizzati anche da utenti "citizen developer", ovvero figure aziendali che, pur non avendo un background di programmazione completo, possiedono una buona conoscenza dei processi interni e di SharePoint.

Altro fattore determinante nella costruzione di applicazioni per SharePoint riguarda la crescente integrazione con Microsoft 365 e le nuove tecnologie basate sull'intelligenza artificiale.

Approfondiamo brevemente in questa tabella.

 

SharePoint App Development: integrazioni avanzate

 

Ambito di integrazione Feature e vantaggi per le app SharePoint
Microsoft Teams Le proprie soluzioni SharePoint possono essere esposte direttamente in Teams sotto forma di tab, bot o app personalizzate. Grazie all’uso combinato dello SharePoint Framework e delle Teams Toolkit for Visual Studio Code, gli sviluppatori possono creare app SharePoint che sfruttano i componenti di Teams, come Adaptive Cards, chat interattive e notifiche automatizzate, senza obbligare gli utenti a cambiare contesto. Con l’introduzione di Copilot in Teams, inoltre, le app SharePoint possono integrarsi con l’AI per offrire suggerimenti, interrogare database documentali e attivare azioni automatiche basate sul comportamento degli utenti.
Microsoft 365 Le applicazioni SharePoint possono attingere dati in tempo reale da altri servizi Microsoft 365 per offrire un’esperienza più completa. Grazie alle API Microsoft Graph, gli sviluppatori possono collegare le loro app SharePoint a Outlook, OneDrive, Planner e persino Loop, facilitando la co-creazione dei contenuti e la gestione delle attività direttamente dalle interfacce delle loro applicazioni. L’integrazione con Forms Premium e Viva Engage consente inoltre di costruire app SharePoint che includono moduli interattivi, raccolta feedback e comunicazioni personalizzate.
AI e tool di automazione Lo sviluppo di applicazioni per SharePoint può contare anche su Copilot, che è in grado di suggerire contenuti e metadati. Inoltre, Power Automate e Power Virtual Agents permettono agli sviluppatori di arricchire le loro applicazioni con workflow e chatbot avanzati, che possono interagire direttamente con gli archivi documentali di SharePoint.

 

Proprio grazie a questi diversi approccio allo sviluppo, la creazione di applicazioni per SharePoint non è più limitata ai classici portali documentali, ma può spaziare da applicazioni interattive con componenti AI a dashboard dinamiche e strumenti di collaborazione perfettamente integrati con Microsoft 365.

Il ruolo di SharePoint come hub digitale viene poi rafforzato dall’adozione di tecnologie di front-end moderne, dall’uso di Fluent UI per un’interfaccia più intuitiva e da un approccio mobile-first che garantisce esperienze responsive su qualsiasi dispositivo.

Anche la sostenibilità delle soluzioni riveste un ruolo centrale.

Gli sviluppatori adottano componenti riutilizzabili, architetture basate su micro front-end e standard condivisi per ridurre il rischio di ridondanza. Strumenti di gestione del codice e repository come npm (che non è solo un archivio online, ma un vero e proprio sistema di gestione dei pacchetti per ambienti JavaScript e TypeScript) semplificano l’aggiornamento delle soluzioni senza dover ricompilare l’intera applicazione.

Entrando più nel dettaglio:

 

Strategie per lo sviluppo sostenibile su SharePoint

 

Strategia per sviluppare app SharePoint Descrizione
Componenti riutilizzabili Gli sviluppatori evitano di creare codice personalizzato per ogni singola esigenza, ma adottano un approccio modulare basato su componenti condivisi. In questo modo, web part e moduli possono essere utilizzati in più siti SharePoint senza dover essere riscritti ogni volta. Ciò consente di rendere coerente la UX e ridurre il tempo necessario per fare aggiornamenti o modifiche.
Micro front-end e architettura modulare Le applicazioni SharePoint vengono sviluppate con un'architettura distribuita che suddivide l’interfaccia in microcomponenti indipendenti. Invece di creare un’unica applicazione monolitica, ogni parte dell’interfaccia (barra di navigazione, filtri, grafici, form interattivi) è autonoma e può essere aggiornata separatamente senza impattare l’intero sistema. Questo modello, derivato dal concetto di microservizi nel back-end, migliora la scalabilità e consente aggiornamenti più rapidi e mirati.
Gestione del codice con npm e repository condivisi Per facilitare il riuso dei componenti e la loro distribuzione, gli sviluppatori utilizzano repository centralizzati come npm (Node Package Manager). Quest'ultimo permette di pubblicare, gestire e aggiornare librerie interne senza dover modificare manualmente ogni applicazione che le utilizza. Un metodo particolarmente utile soprattutto nelle grandi organizzazioni, dove team diversi lavorano su più progetti SharePoint ma condividono gli stessi elementi strutturali.

 

Non mancano, infine, considerazioni legate alla migrazione.

Molte aziende che adottano soluzioni on-premise si stanno spostando verso SharePoint Online, spinte dal desiderio di ridurre l’onere di gestione delle infrastrutture e di usufruire di feature cloud-only (come le web part dinamiche sui siti di comunicazione, le estensioni per Microsoft Teams, l’integrazione con Copilot).

In questi casi, la proposta legata allo sviluppo di app può essere rivista. Alcune farm solution vengono ricreate come SPFx, mentre le app classiche basate su add-in model vengono riviste per sfruttare i meccanismi di identity del cloud.

Gli sviluppatori specializzati nella costruzione di applicazioni per SharePoint devono quindi occuparsi di pianificare il passaggio, individuando i gap di compatibilità e riprogettando, dove serve, i flussi di lavoro o le dipendenze da servizi legacy.

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SharePoint App Development: come cambia quando si integra Power Platform

L’integrazione tra SharePoint e la Microsoft Power Platform rappresenta uno dei passi avanti più importanti per quanto riguarda la creazione di soluzioni aziendali moderne. Combinando le funzionalità native di SharePoint con strumenti come Power Apps, Power Automate e Power BI, diventa infatti possibile realizzare applicazioni e processi, del tutto automatizzati, che si adattano alle specifiche esigenze di un'organizzazione e del suo personale.

Si crea così una sinergia che porta alla realizzazione di un ambiente omogeneo in cui i dati, le interfacce, i flussi di lavoro e i report convergono, offrendo ai team una piattaforma unificata per collaborare e gestire le proprie attività.

Partiamo, quindi, con un breve accenno sull'integrazione con Power Apps, che permette di estendere e personalizzare l’esperienza SharePoint senza dover sviluppare codice complesso. Grazie a un sistema low-code, tutti gli utenti possono creare form dinamici e interfacce su misura che si appoggiano alle liste o alle librerie documentali di SharePoint.

Di conseguenza, è possibile ideare un modulo per la richiesta di ferie o per la segnalazione di problemi IT, ad esempio, in cui i dati inseriti vengono automaticamente memorizzati in un elenco SharePoint. Al contempo, i pulsanti e i controlli all’interno dell’app possono essere configurati per innescare azioni predefinite o per mostrare determinati campi soltanto in specifiche circostanze.

Questi moduli si sostituiscono ai semplici form nativi di SharePoint.

 

Connettere un'applicazione Power Apps con un sito SharePoint

Connettere un'applicazione Power Apps con un sito SharePoint

 

Troviamo poi Power Automate, che gioca un ruolo sempre più importante nello sviluppo di applicazioni per SharePoint grazie alle sue nuove funzionalità intelligenti per l'automazione e l'orchestrazione dei processi aziendali.

Oltre alla gestione tradizionali dei workflow automatizzati, Power Automate integra infatti Copilot AI per assistere gli sviluppatori nella creazione di flussi, suggerendo azioni e configurazioni basate sulle loro richieste. L’interfaccia grafica di Power Automate, arricchita da prompt AI e configurazione assistita, permette inoltre di sviluppare e testare rapidamente flussi complessi senza necessità di scripting avanzato.

Gli sviluppatori di app SharePoint possono orchestrare workflow ibridi, in cui Power Automate interagisce con Power Apps e Power BI, facilitando il passaggio da una interfaccia utente personalizzata all’automazione dei processi e alla visualizzazione dei dati.

 

Panoramica dell'integrazione di Copilot in Power Automate

Panoramica dell'integrazione di Copilot in Power Automate

 

La componente analitica dell’integrazione tra SharePoint e la Power Platform è affidata a Power BI, lo strumento di business intelligence di Microsoft che permette di creare report e dashboard interattive. Con Power BI, SharePoint diventa una piattaforma di analisi avanzata e reporting interattivo, anche grazie alla maggiore integrazione con Copilot.

Per gli sviluppatori di app SharePoint, Power BI permette di analizzare in tempo reale i dati estratti da librerie documentali, liste personalizzate e flussi di lavoro, integrare dashboard interattive direttamente nelle pagine moderne di SharePoint e creare report automatizzati contenenti anche i suggerimenti dell'intelligenza artificiale per estrapolare insight.

Infine, l’introduzione di Power BI Embedded migliora la personalizzazione delle app SharePoint, perché permette di integrare report su misura e interazioni con dati in tempo reale. Non è quindi necessario accedere separatamente a Power BI per consultare i report aziendali.

 

Visualizzazione rapida dei dati in SharePoint tramite report Power BI

Visualizzazione rapida dei dati in SharePoint tramite report Power BI

 

Un aspetto interessante dell’integrazione della Power Platform con SharePoint sta nella possibilità di orchestrare soluzioni che coinvolgano più moduli della piattaforma in un’unica esperienza. Un esempio emblematico è la creazione di un’applicazione con Power Apps che, oltre a salvare e leggere i dati da SharePoint, attiva un flusso Power Automate per validare e processare tali dati, inviando infine i risultati a Power BI per un’analisi più dettagliata.

Gli utenti finali interagiscono così con un unico strumento front-end, mentre dietro le quinte la Power Platform coordina diversi servizi che comunicano e condividono informazioni senza alcun intervento manuale.

Anche l’adozione di connettori e API è estremamente utile per supportare queste integrazioni. Quando un’azienda fa uso di sistemi gestionali o servizi esterni, i connettori di Power Automate e Power Apps forniscono un modo semplice per integrare SharePoint con tali ambienti senza dover scrivere codice dedicato.

Se il connettore esiste già (ad esempio, per Salesforce, SAP, Azure DevOps o Gmail), la configurazione richiede soltanto di impostare le credenziali e i parametri essenziali, mentre nel caso di applicazioni custom è possibile ricorrere a connettori generici basati su REST o su protocolli standard.

Dal punto di vista dell’esperienza utente, invece, l’integrazione con la Power Platform consente di creare interfacce e processi ben più sofisticati rispetto alle funzionalità native di SharePoint.

Un utente potrebbe consultare una pagina moderna attraverso una web part di Power Apps incorporata, compilare un form interattivo e innescare un workflow che registra i dati su SharePoint e, allo stesso tempo, genera un ticket su un sistema di gestione IT.

Dall’altro lato, un manager, tramite Power BI, può monitorare la coda di ticket aperti e la loro distribuzione per categorie, in modo da identificare dove si trovano i principali colli di bottiglia. Il tutto senza dover navigare continuamente tra diverse piattaforme, dato che la navigazione rimane sempre centralizzata in SharePoint.

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SharePoint PnP: best practice e standard per lo sviluppo

Parlando di sviluppo di applicazioni moderne su SharePoint, non possiamo non menzionare il progetto SharePoint Patterns and Practices, un’iniziativa supportata da Microsoft e dai contributi di sviluppatori di tutto il mondo.

PnP fornisce esempi di codice, linee guida, script e tool per automatizzare e standardizzare la creazione di soluzioni SharePoint personalizzate. Attraverso repository open-source, gli sviluppatori trovano spunti per realizzare applicazioni già certificate come best practice, riducendo la probabilità di introdurre vulnerabilità nel proprio perimetro di sicurezza o di ritrovarsi con piattaforme non scalabili e, di conseguenza, non adatte a supportare la digitalizzazione dei processi interni (fatto che porterebbe l'azienda a sprecare il proprio investimento in termini sia di sviluppo che di adozione).

Nella vasta scelta a disposizione, esistono modelli e snippet PnP che mostrano come:

  • integrare un servizio di autenticazione esterna;
  • realizzare una web part che consumi un’API di Power Automate;
  • costruire un’estensione di navigazione custom compatibile con i modern site.

 

Web part SPFx con layout PnP “Details List”

Web part SPFx con layout PnP “Details List”

 

Uno degli aspetti più apprezzati di questa iniziativa consiste nei repository PnP, ossia archivi online dove sono disponibili script, sample code e librerie open-source.

Gli sviluppatori possono trovare qui snippet riutilizzabili per web part SPFx, procedure di deployment automatizzate e template di provisioning (anche se l'offerta è molto più ricca).

Questa varietà di risorse consente di ridurre tempi e costi legati allo sviluppo, poiché permette di attingere a soluzioni già testate da una vasta community di professionisti. Inoltre, adottare i campioni PnP e i suggerimenti forniti dalla documentazione ufficiale è un'ottima strategia per realizzare un codice maggiormente conforme alle linee guida di Microsoft, con ovvie ricadute positive in termini di affidabilità e sicurezza dei dati aziendali.

Un punto focale della community PnP è la condivisione di best practice su diversi aspetti, dall’architettura informativa alla definizione di flussi di lavoro, dalla progettazione di web part reattive al packaging di soluzioni pronte al deploy.

Le linee guida non si limitano a illustrare come scrivere codice "funzionante", ma mostrano anche come creare soluzioni che possano ricevere adeguata manutenzione e scalabili per un numero elevato di utenti.

Per gli sviluppatori SharePoint, ciò significa contare su un corpus di conoscenze consolidato.

Le soluzioni PnP, infatti, emergono da problematiche reali e vengono arricchite man mano che la community sperimenta o risponde a sfide condivise dai colleghi.

 

Repository PnP ospitati su GitHub

Repository PnP ospitati su GitHub

 

All’interno di PnP, uno degli strumenti che attira maggiore attenzione è PnP PowerShell, un modulo che mette a disposizione oltre 700 cmdlet per la gestione di operazioni amministrative e di sviluppo in ambienti Microsoft 365, compresi SharePoint Online e Microsoft Teams.

L’uso di PnP PowerShell semplifica attività che altrimenti potrebbero richiedere script custom, se non addirittura interventi manuali. Ad esempio, queste risorse consentono di gestire la creazione e la configurazione di collezioni di siti, l’assegnazione di permessi, il provisioning di componenti SPFx o la migrazione di contenuti da un ambiente all’altro. Per i team IT, ciò comporta un controllo più preciso sui propri tenant, con la possibilità di automatizzare i task e di scalare rapidamente la gestione in caso di progetti di ampio respiro.

La community PnP non si limita, tuttavia, a offrire script e snippet.

Uno dei principi cardine è lo scambio continuo di competenze tra sviluppatori, consulenti e professionisti IT. I repository GitHub di PnP ospitano quindi forum di discussione, aree per la segnalazione di problemi o richieste di funzionalità, dove è possibile chiedere supporto, suggerire miglioramenti o proporre nuove feature.

Grazie a questi canali, problemi anche complessi possono trovare soluzioni condivise, arricchendo ancor di più l’archivio di risorse. Spesso, la stessa Microsoft attinge a questi suggerimenti per aggiornare le sue piattaforme.

L’adozione di PnP si riflette poi sulla sicurezza dei dati aziendali.

Se un’organizzazione standardizza i propri processi di sviluppo e di deployment seguendo i pattern suggeriti dalla community, ottiene un parco soluzioni più uniforme, in cui ogni web part, ogni estensione e ogni connettore rispettano una stessa logica architetturale.

Inoltre, i template di provisioning consentono di ricreare ambienti SharePoint preconfigurati con liste, librerie, pagine e permessi, velocizzando l’onboarding di nuovi progetti o la clonazione di siti dedicati a specifiche attività (come siti verticali dedicati ai reparti aziendali, spazi di collaborazione per progetti esterni, portali di formazione interna e così via).

Le soluzioni PnP mirano anche a mantenere uno standard elevato di performance, aspetto fondamentale quando SharePoint viene utilizzato da migliaia di utenti contemporaneamente o gestisce grandi volumi di dati.

I pattern proposti includono best practice per minimizzare le richieste al server, ottimizzare le query e sfruttare al meglio le API client-side. Gli stessi principi di ottimizzazione si applicano alle chiamate REST, ai caricamenti delle risorse statiche e alla struttura delle liste, promuovendo un design che bilancia flessibilità e performance.

Se gli utenti aumentano, oppure se i progetti di trasformazione digitale richiedono nuovi siti, nuovi flussi e nuove integrazioni, le pratiche e i campioni PnP aiutano a replicare in modo ordinato i modelli di successo già collaudati. Basti pensare a un’azienda che debba lanciare una intranet con contenuti specifici per ogni filiale regionale, ma desideri anche mantenere un set di funzionalità comuni (ad esempio, un layout standard, un pacchetto di web part, un livello minimo di permessi).

Senza procedure automatizzate basate su PnP, la configurazione di ogni sito potrebbe diventare un’attività manuale e, di conseguenza, soggetta a un più ampio margine di errore. Rischio che si può evitare applicando i template e gli script corretti, tramite cui si riduce la varianza, si assicurano tempistiche più prevedibili e si minimizzano le incongruenze tra i vari ambienti.

È altresì significativa la valenza educativa di PnP per gli aspiranti sviluppatori.

Chi si avvicina a SPFx o ai modelli di automazione con PnP PowerShell trova esempi completi e spiegati nel dettaglio, con l'obiettivo di fornire un punto di partenza sicuro per comprendere i meccanismi di provisioning, di packaging o di aggiornamento. Un aspetto rilevante per tutti quei reparti IT che desiderano formare nuove risorse o per i consulenti che vogliono allinearsi rapidamente agli standard di un progetto in corso.

Molte aziende scelgono già di includere esercizi basati sui repository PnP durante il training interno, cosicché i propri tecnici apprendano sin da subito le pratiche raccomandate da Microsoft.

SharePoint App Development: alcuni esempi pratici

Per spiegare meglio quanto illustrato fin a questo momento, vogliamo concludere la nostra breve guida con una serie di esempi pratici inerenti allo sviluppo di applicazioni per SharePoint, da cui prendere spunto per migliorare la produttività nella propria azienda.

 

Esempi per lo sviluppo di app SharePoint aziendali

 

Esempio di app SharePoint Tecnologie impiegate Funzionamento
Portale di gestione documentale, con approvazione automatizzata
  • SharePoint Framework
  • Microsoft Graph API
  • Power Automate

L'obiettivo è centralizzare la gestione dei documenti e ridurre i tempi di revisione. Sviluppiamo quindi un’app che consente di caricare i contratti in una libreria SharePoint, con una web part personalizzata che mostra lo stato delle approvazioni.

L'integrazione di Power Automate permette di inviare notifiche automatiche ai revisori, assegnando le approvazioni in base alle regole definite dal responsabile, per poi aggiornare lo stato del documento in tempo reale.

Dashboard per la gestione del personale
  • Power Apps
  • Power BI
  • SharePoint Online
  • Microsoft Teams

Per monitorare ferie, assenze e richieste dei colleghi, possiamo creare un’app Power Apps in grado di leggere e scrivere dati in una lista SharePoint, tramite un'interfaccia intuitiva.

Un cruscotto Power BI permette di visualizzare metriche sulle ferie, evidenziando i periodi critici per ogni reparto.

Notifiche automatiche via Teams informano i manager quando una richiesta di ferie richiede approvazione.

Intranet personalizzata, con news aziendali dinamiche
  • SharePoint Framework
  • Microsoft Graph API
  • Viva Connections

Per ottenere una intranet con contenuti mirati, sviluppiamo una web part personalizzata in SPFx che mostra notizie filtrate in base al dipartimento e alla sede dell’utente.

L’integrazione con Microsoft Graph API permette di recuperare eventi da Teams e documenti recenti correlati al lavoro dell’utente.

L’app può inoltre essere inserita in Viva Connections, consentendo ai colleghi di accedere alle notizie da Teams.

Portale di gestione progetti, con board interattiva
  • SharePoint Framework
  • React
  • SharePoint Lists
  • Power Automate

Se un team desidera una board Kanban per gestire i suoi progetti senza usare software esterni, una valida soluzione è una web part SPFx con interfaccia Drag&Drop per organizzare le attività.

I dati delle attività sono salvati in liste SharePoint, con regole di accesso basate sui ruoli degli utenti.

Un workflow Power Automate invia aggiornamenti automatici via Teams quando un’attività cambia stato o viene assegnata a un nuovo utente.

Catalogo per la richiesta di attrezzature
  • Power Apps
  • SharePoint Online
  • Power Automate

Per semplificare la gestione delle richieste dei dispositivi aziendali, possiamo creare un’app Power Apps collegata a un elenco SharePoint che contiene l’inventario disponibile.

Il personale può selezionare l’attrezzatura desiderata e inviare una richiesta. Power Automate genera quindi un ticket, aggiorna le disponibilità e invia una notifica ai responsabili per l'approvazione.

 

Questi esempi mostrano come SharePoint possa essere usato in modo flessibile per creare soluzioni su misura, capaci di rispondere alle esigenze specifiche del proprio business. Che si tratti di gestire documenti, organizzare progetti o semplificare i flussi HR, la piattaforma aiuta a digitalizzare tutti i processi interni, con un impatto positivo sul lavoro quotidiano delle persone.

Oltre alle singole applicazioni, è importante sottolineare che i casi d’uso illustrati (e molti altri ancora) possono essere centralizzati e armonizzati all’interno di un’unica soluzione: la intranet.

Non a caso questa piattaforma viene scelta da sempre più aziende, di qualunque dimensione e settore, per gettare le fondamenta del digital workplace. Adottare una intranet basata su SharePoint consente infatti di riunire in un solo ambiente tutte le risorse e le funzionalità necessarie per svolgere il proprio lavoro, senza perdere tempo a cercare l'applicazione giusta per ogni attività.

Grazie poi a una soluzione completa, pronta all'uso ma estremamente personalizzabile, come quella progettata dal team di intranet.ai, i costi e i tempi richiesti da qualsiasi attività di sviluppo, custom o low-code, vengono abbattuti.

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Giuseppe Marchi

Microsoft MVP per SharePoint e Microsoft 365 dal 2010.

Giuseppe è il fondatore di intranet.ai e uno dei massimi esperti in Italia per tutto ciò che riguarda Microsoft 365. Da anni, aiuta le aziende a creare il proprio ambiente di lavoro digitale sul cloud di Microsoft, curando l'esperienza delle persone.

Organizza eventi mensili online per aggiornare i clienti sulle novità di Microsoft 365 e aiutarli a ottenere il massimo dal loro digital workplace.

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FAQ sullo sviluppo di applicazioni per SharePoint


Qual è il ruolo dello SharePoint Framework nello sviluppo di app per SharePoint?

SPFx è il framework principale per creare applicazioni moderne su SharePoint. Consente di sviluppare web part ed estensioni modulari utilizzando React, TypeScript e strumenti come Webpack, garantendo scalabilità, sicurezza e una distribuzione centralizzata tramite App Catalog.

Quali approcci sono disponibili per lo sviluppo di applicazioni su SharePoint?

È possibile adottare un approccio low-code/no-code con Power Apps e Power Automate, ideale per prototipi rapidi e utenti business, oppure optare per uno sviluppo custom con SPFx, adatto a scenari complessi e fortemente personalizzati.

In che modo la Power Platform si integra nello sviluppo di app SharePoint?

Power Apps permette di creare interfacce dinamiche, Power Automate automatizza i flussi di lavoro e Power BI consente l’integrazione di dashboard e report. Questi strumenti interagiscono nativamente con SharePoint per costruire esperienze complete e automatizzate.

Cosa offre SharePoint PnP per gli sviluppatori?

Il progetto SharePoint PnP fornisce codice riutilizzabile, script, template e oltre 700 cmdlet PowerShell per standardizzare e accelerare lo sviluppo. Aiuta a mantenere coerenza, sicurezza e performance elevate in ambienti SharePoint.

Quali strategie rendono sostenibile lo sviluppo di applicazioni per SharePoint?

L’adozione di componenti riutilizzabili, architetture modulari basate su micro front-end e repository condivisi come npm consente di aggiornare e mantenere facilmente le applicazioni, riducendo ridondanze e costi di manutenzione.

Come affrontare una migrazione da SharePoint on-premise a SharePoint Online?

La migrazione implica la conversione di soluzioni farm o add-in in SPFx, la revisione dei flussi di lavoro legacy e l’adozione dei modelli di autenticazione cloud. È fondamentale progettare il passaggio considerando compatibilità e nuove feature disponibili solo online.

Quali sono alcuni esempi di applicazioni SharePoint sviluppabili in azienda?

Tra gli esempi ci sono portali documentali con approvazioni automatizzate, dashboard HR con Power BI, board Kanban interattive, cataloghi per richieste di attrezzature e intranet personalizzate con contenuti dinamici.

Che differenza c’è tra una intranet SharePoint e un’applicazione custom?

Una intranet centralizza comunicazione, gestione documentale, strumenti HR e collaboration in un unico ambiente. Un’app custom è focalizzata su una funzione specifica. La intranet offre coerenza e governance, l'app custom flessibilità su misura.

Quando conviene sviluppare un’app su SharePoint invece di adottare una intranet?

Conviene sviluppare un’app quando si ha un’esigenza circoscritta o si vuole validare un processo. Una intranet è più adatta quando si desidera unificare strumenti e comunicazione in un unico ambiente digitale strutturato.

Cosa offre intranet.ai rispetto a uno sviluppo personalizzato?

intranet.ai è una soluzione pronta all’uso, integrata con SharePoint Online, che include oltre 50 applicazioni (documentale, notifiche, organigramma, profili, FAQ, ecc.). Riduce tempi e costi rispetto a uno sviluppo da zero, con possibilità di personalizzazione.

È possibile integrare app custom all’interno di una intranet SharePoint?

Sì, è possibile estendere una intranet con web part SPFx, Power Apps e flussi Power Automate, mantenendo un’esperienza coerente e integrata per l’utente finale.

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