Digital Workplace Consulting: il servizio olistico di intranet.ai
Con il digital workplace, applicazioni, dati e processi sono riuniti in un unico spazio, integrato e facilmente accessibile. Permette quindi alle aziende di rimanere competitive nel tempo, grazie a una migliore collaborazione tra i team e all'ottimizzazione dei loro processi interni.
Ecco perché un digital workplace non può essere improvvisato. Serve una regia che coordini il tutto, e la cosa migliore che un'azienda possa fare è affidarsi a un servizio di consulenza specialistico.
Consulenti come quelli che compongono il team di intranet.ai possono migliorare la gestione, la sicurezza e l'esperienza del digital workplace, dando a ciascuna azienda i mezzi per aumentare produttività e benessere dei lavoratori.
In questo articolo, capiremo perché affidarsi a una consulenza olistica, quali aspetti considerare per scegliere i giusti professionisti e cosa è possibile ottenere con il nostro servizio.

Digital Workplace Consulting: perché serve alle aziende?
Ormai ogni azienda è (o dovrebbe essere) un’organizzazione digitale. Anche se il "fare da sé" può sembrare l'approccio più conveniente, quando si parla di ambienti di lavoro digitali (quei sistemi che tengono insieme comunicazione, produttività, collaborazione e cultura aziendale) il confine tra autonomia e improvvisazione è molto sottile, e spesso viene superato senza rendersene conto.
Da qui, derivano una costellazione di strumenti isolati, contenuti duplicati, processi macchinosi, che consumano una quantità esagerata di tempo ed energie, e portali interni che diventano obsoleti prima ancora di essere adottati.
Per non trovarsi nel mezzo di questo panorama desolante, è entrata in gioco negli ultimi anni la consulenza specializzata sul digital workplace.
Lungi dall'essere un insieme astruso di servizi, questa tipologia di consulenza è estremamente verticale, ovvero focalizzata sulla tecnologia adottata dalla singola azienda per creare il suo digital workplace, come le applicazioni di Microsoft 365 e la intranet di SharePoint Online.

Intranet SharePoint costruita con intranet.ai
Una buona consulenza non si occupa solo di configurare ambienti di lavoro più efficienti, ma:
- riconosce i sintomi nascosti;
- collega obiettivi di business a infrastruttura IT;
- riporta ordine dove regna la frammentazione di dati e conoscenze.
Perché in fondo, ogni digital workplace fallisce per lo stesso motivo: troppe scelte vengono affidate all’intuizione. Manca, come dicevamo, una direzione d’orchestra.
Chi progetta un digital workplace da zero parte da un’idea sensata: "Abbiamo già Microsoft 365 (o altre tecnologie), possiamo costruire tutto internamente". Ed è vero che un ecosistema come quello di Microsoft mette a disposizione strumenti all'avanguardia, ben documentati e potenzialmente adattabili a qualsiasi contesto, ma la realtà è molto più complessa.
SharePoint Online, Teams, Viva, Power Automate, Forms, OneDrive, Loop: tutte le applicazioni che compongono una suite hanno logiche, permessi, dipendenze e comportamenti specifici. Senza una regia esperta, il risultato più frequente è un patchwork tecnologico di dubbia utilità.
Al contrario, bisogna immaginare la tecnologia a propria disposizione come un insieme di strumenti musicali. Presi singolarmente possono fare dell’ottima musica, ma non reggeranno mai la complessità di un concerto.
Serve qualcuno che diriga, tornando ancora alla nostra metafora.
Anche qui, però, occorre fare attenzione.
Alcune aziende si affidano a fornitori generici come:
- system integrator generalisti;
- software house che si occupano di SharePoint, ma non solo;
- agenzie IT che applicano lo stesso metodo a ogni cliente, come fosse una produzione in serie.
Un consulente generalista può installare una web part, personalizzare un tema grafico o creare una lista, ma difficilmente sarà in grado di disegnare un’architettura informativa che tenga conto dei flussi documentali, della governance, dei livelli di accesso, della user adoption e delle integrazioni con il resto dell’ambiente Microsoft 365.
In altre parole, anche se un consulente generalista può aiutare a mettere in piedi il sito, non è la figura giusta a cui rivolgersi per costruire un digital workplace coerente, efficiente e sostenibile. Il rischio più grande è di investire mesi e risorse in un progetto che soddisfa i requisiti tecnici, ma non porta alcun miglioramento nel concreto.
Il digital workplace esisterebbe, ma nessuno lo userebbe davvero.
Le mail rimarrebbero il canale di comunicazione dominante, i documenti circolerebbero sempre e solo come allegati, le stesse domande arriverebbero alle stesse persone che già vi hanno risposto centinaia di volte.
L’organizzazione continuerebbe a lavorare come prima.
Solo con qualche strumento in più da gestire.

Servizi di consulenza verticali come quello fornito dal team di intranet.ai nascono proprio per risolvere questo problema, fornendo un supporto tecnico continuo e una pianificazione attenta delle esigenze interne, per definire la migliore strategia di implementazione, adozione e aggiornamento.
Nel caso di intranet.ai, a tutto questo si aggiunge la possibilità di partire da una soluzione completa per il digital workplace, in grado di offrire senza costi di sviluppo aggiuntivi tutte le funzionalità che, in decenni di esperienza, si sono rivelate essere le più efficaci per migliorare produttività, coinvolgimento e benessere dei lavoratori.
Ciò che intranet.ai porta sul tavolo è un know-how tecnico certificato e una strategia collaudata, che si traducono in un digital workplace funzionale, a misura di utente e azienda.
Il cliente riceve un progetto completo, con obiettivi misurabili, tappe chiare e scelte guidate da best practice maturate nella collaborazione con centinaia di aziende, di qualunque settore, dimensione e nazionalità.
Da dove cominciamo? Dalle domande giuste:
- Quali informazioni servono ogni giorno ai colleghi?
- Come si condivide la conoscenza interna?
- Dove si bloccano i flussi decisionali?
- Quali strumenti vanno integrati?
La tecnologia arriva solo dopo.
Questo metodo consente alle aziende di distinguersi davvero nel proprio mercato, perché se il loro digital workplace è progettato bene:
- Massimizzano l'investimento in nuove tecnologie, con una maggiore adozione degli utenti;
- Riducono i tempi di ricerca delle informazioni e le interruzioni nei flussi di lavoro quotidiani;
- Migliorano la collaborazione tra team e dipartimenti, anche dislocati;
- Rafforzano il senso di appartenenza e la community interna.
Un digital workplace efficace nasce dal disegno complessivo, più che dalle singole piattaforme. Occorre un architetto dell’ambiente digitale, che sia in grado di bilanciare struttura e flessibilità, che proponga soluzioni modulabili ma sempre ancorate a un framework robusto: permessi chiari, processi condivisi, governance sicura, contenuti utili, comunicazione ben distribuita.
Questo significa che ogni decisione (dalla posizione di una web part al naming di un sito) è coerente con il contesto, il pubblico e il risultato atteso.

Anche l’esperienza utente viene progettata, perché un digital workplace che non viene usato è un investimento sprecato, e spesso basta poco per ritrovarsi in questa situazione: un’etichetta sbagliata, un filtro assente, una pagina che richiede tre click in più del necessario.
La consulenza di società come intranet.ai aiuta le aziende a identificare i comportamenti e le necessità degli utenti finali: pratiche digitali condivise, automatismi sensati, esperienze d’uso che non richiedono manuali. È in questo che consiste il vero valore del servizio, nel rendere un digital workplace all'avanguardia un ambiente trasparente, naturale e integrato nel lavoro di tutti i giorni.
Infine, la velocità di realizzazione.
Un progetto condotto con intranet.ai non richiede mesi di riunioni, infiniti scambi di mockup e test senza via d'uscita. Grazie a una libreria collaudata di soluzioni già integrate con Microsoft 365 e Viva, il cliente può ottenere in pochi giorni un digital workplace completo, personalizzato in base alle esigenze definite in fase di analisi.
Ciò porta a un go-live più rapido, una curva di adozione più dolce e un ritorno sull’investimento che arriva prima. Soprattutto, il personale interno non è travolto da un progetto che fagocita risorse e attenzione per un periodo indefinito di tempo.
Nel prossimo capitolo, vedremo come tutto questo si traduce, in concreto, nel recupero e nel rilancio di ambienti digitali già esistenti.
Non sempre serve ripartire da zero. A volte, basta sapere dove mettere le mani.
Cosa hanno da dire i nostri consulenti sulla gestione del digital workplace
C’è un momento in cui ogni azienda che ha adottato Microsoft 365 si ferma e si domanda: l'ambiente digitale su cui ho investito sta davvero funzionando?
I siti SharePoint vengono visitati, Teams viene usato ogni giorno, le cartelle in OneDrive sono cresciute a dismisura, eppure il digital workplace sembra non aver mantenuto le promesse.
Perché i documenti si perdono, i processi restano frammentati, i colleghi si lamentano di non trovare ciò che serve.
La tecnologia c’è, ma non genera valore.
Nella maggior parte dei casi, ciò accade perché l’adozione di nuove tecnologie non è stata progettata come sistema, ma come somma di esigenze contingenti. Ogni reparto ha chiesto un suo sito, ogni progetto ha creato un suo canale, ogni esigenza è stata risolta con uno strumento differente e isolato.
Il risultato è un ambiente affollato e disorganico, dove i collegamenti tra le parti sono deboli o inesistenti.
Proprio in queste situazioni, la consulenza è importante.
Spesso, non serve rifare tutto da capo; serve capire cosa non sta funzionando, per quali motivi e quali interventi possono rimettere in sesto l’intero ecosistema.
Prima di intervenire, serve identificare i segnali.
In un digital workplace già operativo, le disfunzioni non sono sempre evidenti, ma lasciano tracce precise. Si moltiplicano le versioni di uno stesso file, le ricerche interne restituiscono risultati irrilevanti, le autorizzazioni sono caotiche e i flussi di lavoro vengono spesso aggirati.
I colleghi, anziché usare la piattaforma, trovano scorciatoie: condividono via email, salvano localmente, costruiscono file Excel per tracciare attività che dovrebbero essere automatizzate.
Un altro segnale chiaro è la scarsa adozione delle funzionalità.
Microsoft 365 offre strumenti unici (pensiamo solo a Power Automate, Planner, Lists, Viva Engage) e se restano inutilizzati, significa che l’ambiente digitale non è stato modellato attorno alle abitudini e alle necessità reali degli utenti. In genere, manca un elemento centrale, ovvero un’architettura informativa pensata per guidare le attività.
Ogni digital workplace efficace parte quindi da una struttura solida, che prevede una gerarchia coerente dei siti SharePoint, una logica chiara nella gestione dei permessi e una tassonomia condivisa per i contenuti.
In molte aziende, però, ciò che si incontra è un proliferare di spazi costruiti su richiesta, senza regole comuni. Ogni sito ha la propria navigazione, ogni area ha etichette diverse, gli utenti non sanno se cercare un documento nella intranet, nel team di progetto o nella posta.

Diventa necessario mappare l’ambiente esistente, individuare le sovrapposizioni, analizzare i percorsi di navigazione e ridisegnare la struttura informativa per renderla più coerente e intuitiva.
Il principio è semplice: l’utente deve sempre sapere dove andare per trovare ciò di cui ha bisogno, cosa aspettarsi da ciascuno strumento a sua disposizione e quale livello di aggiornamento ha il contenuto che sta utilizzando.
Una volta ridefinita la struttura, il passo successivo è la gestione del digital workplace.
Molte aziende pensano che basti lanciare una intranet o attivare Teams per ottenere subito una migliore collaborazione e produttività. In realtà, senza un modello operativo chiaro, ogni funzionalità si scontra con le vecchie abitudini.
Ecco che un servizio di consulenza dedicato aiuta a progettare un modello di governance attiva, che includa:
- Regole di naming e versioning;
- Flussi di approvazione automatica;
- Politiche di conservazione e archiviazione;
- Indicatori per monitorare l’utilizzo e l’adozione;
- Criteri per la creazione e la manutenzione di siti e team.
Il digital workplace, infatti, non è mai un progetto statico. È un ambiente vivo, che cresce ogni giorno. E come ogni ambiente, ha bisogno di una manutenzione intelligente. L’obiettivo della consulenza è proprio questo: trasformare la gestione tecnica in un processo fluido, capace di adattarsi.
Altro aspetto critico nei progetti già avviati è la sicurezza.
Col tempo, permessi concessi in emergenza diventano permanenti, utenti esterni accedono a contenuti che non sono di loro competenza, documenti sensibili vengono condivisi senza tracciabilità. Non per atti premeditati, ma per mancanza di controllo.
Con i clienti, intranet.ai ha sempre affrontato la digital workplace security in modo strategico. Analizzando i gruppi di accesso, individuando le vulnerabilità, proponendo un modello di autorizzazioni basato sui ruoli e le funzioni, integrato con i sistemi di autenticazione e monitoraggio di Microsoft 365.
Ma soprattutto, tutto questo deve svolgersi senza rallentare il lavoro. Attraverso audit periodici, regole di Data Loss Prevention, log avanzati e alert automatizzati, l’ambiente torna sotto controllo, ma resta agile.
Anche la gestione delle identità e degli accessi remoti viene messa a punto per garantire che l’ambiente digitale sia utilizzabile ovunque, senza alcun rischio per a privacy dei dati condivisi.

A rendere sostenibile ogni intervento è infine la cura per l’esperienza utente.
Si può avere il miglior portale possibile, ma se chi lavora non lo sente proprio, lo abbandonerà. Per questo non serve lavorare solo sul piano tecnico, ma anche su quello comunicativo, formativo e comportamentale.
Una parte essenziale del recupero passa per il coinvolgimento.
Ciò attraverso l’analisi dei comportamenti d’uso (tramite strumenti come Intranet Analytics), la raccolta di feedback, la creazione di campagne di comunicazione interna per rilanciare la piattaforma e l'integrazione della formazione nelle attività quotidiane, grazie a contenuti semplici da assimilare come le pillole in video e le lezioni basate sulla modalità del microlearning.
In questo modo, il digital workplace torna a essere un ecosistema vivo.
Nel prossimo capitolo, vedremo come, in alternativa alla ristrutturazione, si può scegliere di migrare verso una piattaforma già progettata secondo le nostre best practice. Si tratta di una soluzione intranet pronta all'uso ma flessibile, che riduce al minimo i tempi e i costi per l'adozione di un digital workplace basato su Microsoft 365.
Digital Workplace Consulting: qual è il valore del servizio offerto da intranet.ai?
Non sempre vale la pena rattoppare ciò che è stato concepito male.
Molti ecosistemi digitali, sviluppati a colpi di urgenze dell'ultimo momento o singole iniziative, semplicemente non valgono la pena di essere salvati.
Ridistribuire i permessi, rinominare le tassonomie, spostare i file in archivi più ordinati,... finisce per assomigliare al gioco del quindici: appena un tassello sembra andare a posto, un altro resta fuori. Quando la rincorsa diventa troppo faticosa, la soluzione è ripartire, gettando fondamenta più solide e definendo fin dal principio la strategia da seguire.
Il supporto di intranet.ai può fare qui la differenza, grazie a una soluzione per la intranet di SharePoint Online pronta a operare come digital workplace completo, scalabile e funzionale.
Si tratta del risultato di anni di lavoro su centinaia di progetti, dove ogni componente (dalla homepage alle librerie, dalla people directory ai workflow approvativi) è stato ottimizzato per rispondere alle esigenze più comuni a tutte le aziende. E, soprattutto, per funzionare subito.

Dettaglio di una intranet SharePoint costruita con intranet.ai
Una soluzione di questo tipo torna particolarmente utile quando la manutenzione del digital workplace attuale costa più della ricostruzione o quando l’infrastruttura IT della propria organizzazione non si estende più senza generare incoerenze.
Il campanello d’allarme suona quando la governance è inesistente:
- i reparti si sono creati un loro spazio, isolato dal resto dell'azienda;
- i documenti sovrappopolano decine di siti scollegati;
- la ricerca interna mostra pochi risultati irrilevanti;
- i processi di business girano ancora via mail;
- l’adozione ristagna, come la produttività.
In queste situazioni, come dicevamo, la soluzione migliore (e più conveniente) è data dalla migrazione verso un ambiente più moderno, dove strumenti come quelli delle suite Microsoft 365, Viva e Power Platform sono presenti e lavorano in modo sinergico all'interno di un unico ecosistema coerente.
Pensare che una soluzione già pronta sia solo una scorciatoia è un malinteso.
In realtà, intranet.ai porta alle aziende l’essenza delle best practice proprie e di Microsoft.
Ogni funzionalità nasce da modelli collaudati sul campo e raffinati progetto dopo progetto.
Ne derivano cinque vantaggi principali.
Vantaggi di intranet.ai per il digital workplace | Descrizione |
Architettura coerente | Tutto è concepito come parte di un ecosistema organico, creando sinergia tra i diversi moduli. |
Tempi di implementazione ridotti al minimo | La nostra soluzione per la intranet SharePoint, su cui si basa il digital workplace, è accessibile in 24 ore con funzionalità pronte all'uso, verticali e dedicate ai principali processi interni. |
Evoluzione continua | I nostri consulenti si occupano di aggiornare la soluzione, seguendo le innovazioni dell'universo Microsoft e gli obiettivi del cliente. |
Forte scalabilità | Si parte con un digital workplace funzionale e si amplia a moduli, senza dover ripensare l'intero ecosistema ogni volta che si desidera aggiungere nuovi contenuti e funzionalità. |
Altro punto di forza della nostra soluzione per il digital workplace è l’integrazione profonda con le suite di prodotti che popolano l'universo Microsoft.
Suite Microsoft integrata con intranet.ai | Descrizione |
Microsoft 365 | La nostra soluzione si integra nativamente con la suite Microsoft 365, ampliando le capacità di SharePoint Online come base tecnologica per centralizzare contenuti, strumenti e processi aziendali. L’integrazione con Microsoft Teams consente di diffondere le comunicazioni interne in modo immediato, mentre quella con Outlook permette di sincronizzare calendari e gestire le email in modo più efficiente. Grazie all’uso di Microsoft Graph, viene offerta un’esperienza intelligente, in grado di adattarsi alle esigenze degli utenti e semplificare l’accesso alle informazioni più importanti. |
Microsoft Viva | Spicca l'integrazione con Viva Connections per dare accesso diretto alla intranet in Microsoft Teams. Questa integrazione consente agli utenti di accedere facilmente a notizie, risorse e applicazioni senza uscire da Teams. Viva Connections fornisce inoltre un'esperienza unificata con un feed personalizzato, che aggrega contenuti dalla intranet, da Viva Engage e da altre applicazioni di Microsoft 365 o di terze parti, mettendo in evidenza le informazioni più rilevanti per ciascun utente. |
Microsoft Power Platform | intranet.ai si integra ovviamente con la Power Platform, per rendere i processi interni più efficienti e personalizzati senza scrivere codice. Grazie a Power Automate, il nostro team può supportare il cliente nell'automazione dei flussi di lavoro in SharePoint (notifiche, approvazioni o sincronizzazioni di dati, per citarne alcuni). Con Power Apps, è possibile creare applicazioni su misura per la gestione delle attività, sfruttando liste e librerie già esistenti. Infine, Power BI permette di incorporare dashboard interattive nelle pagine della intranet, rendendo accessibili KPI e analisi in tempo reale. |
Quando parliamo di migrare, non intendiamo solo sostituire la tecnologia in uso, ma ci riferiamo a un cambio di passo nella cultura aziendale, dove trasparenza, collaborazione, coinvolgimento e accesso immediato alle informazioni diventano i pilastri.
Per accompagnare la trasformazione, la nostra consulenza si spinge oltre il deploy.
Forniamo infatti supporto al cliente per organizzare campagne di promozione interna, webinar di adozione, sessioni di formazione mirate e momenti di analisi per capire se il nuovo digital workplace risponde effettivamente alle reali esigenze degli utenti.
Invece di investire su un asset che richiede manutenzione continua per restare a galla, le energie vengono indirizzate su un ambiente che genera valore ancora prima di essere attivato.
La nostra soluzione neutralizza anche due incognite fondamentali:
- L’incertezza progettuale.
- L’imprevedibilità dei costi.
Il perimetro funzionale è noto, i tempi sono fissi, il budget è trasparente, il ROI calcolabile.

Integrazione della intranet SharePoint con Viva Connections, con intranet.ai
Quando si parla di ambienti digitali performanti, spesso si pensa a interfacce usabili, flussi ben connessi, integrazioni curate. Ma c’è un elemento che oggi cambia molto di quello che c’è in gioco: l’intelligenza artificiale.
L’AI, soprattutto se integrata nell’ecosistema Microsoft 365, è diventata uno strumento operativo, accessibile a qualsiasi utente.
Microsoft Copilot ne è la dimostrazione.
L’assistente sviluppato da Microsoft riesce a:
- leggere e interpretare il contesto operativo;
- suggerire come colmare le lacune interne;
- riconoscere e rielaborare dati complessi;
- generare contenuti rilevanti;
- etc.
Imparando ogni giorno dalle persone che lo utilizzano.
Tornando alla consulenza di intranet.ai, Copilot non viene trattato come un semplice gadget da usare nel proprio lavoro "perché c’è". Al contrario, viene inquadrato come un nuovo livello di interazione tra lavoratori e informazioni, la cui adozione viene progettata con metodo.
Serve capire dove inserirlo, con quali permessi, per quali task e, soprattutto, come formare gli utenti affinché usino questa tecnologia strabiliante nel modo corretto.
intranet.ai affianca ciascun cliente nel suo singolare percorso all'adozione con un approccio pratico, che unisce formazione mirata, casi d’uso pertinenti e una governance dell’AI che tenga conto di sicurezza, compliance e sensibilità del dato.
L’obiettivo non è far usare Copilot a tutti, ma farlo usare bene dove serve.

Community di pratica per l'adozione di Copilot, create e gestite da intranet.ai
Oltre a Copilot, ci sono altri strumenti che stanno ridefinendo l’esperienza del digital workplace.
Uno su tutti è Gaia, l’agente conversazionale che abbiamo sviluppato per semplificare la gestione della intranet e del digital workplace integrato.
A differenza di un assistente come Copilot, Gaia è pensata per il personale che ha la responsabilità di gestire e aggiornare i contenuti e le funzionalità della intranet. Integrata con Intranet Analytics, permette di monitorare l’andamento della intranet e definire strategie basate sui dati di utilizzo per migliorarne l'adozione e l'impatto in azienda.

Panoramica di Gaia, l'Intranet Manager di intranet.ai
Anche in questo caso, però, la tecnologia non basta.
Bisogna preparare l’ambiente, curare i contenuti da cui l’AI apprende, stabilire le modalità di interazione, definire i limiti di intervento e i criteri di aggiornamento.
Introdurre un assistente virtuale nel digital workplace significa affrontare ancora una volta una questione culturale, perché occorre fidarsi di uno strumento per usarlo nelle proprie attività.
Per questo motivo, la progettazione di Gaia segue un principio fondamentale: l’AI deve adattarsi al contesto aziendale, non viceversa. Ogni installazione viene modellata sulla base di flussi reali, domande frequenti, percorsi di navigazione e terminologia interna.
La combinazione di Copilot e Gaia apre la strada a nuove modalità di supporto intelligente, come l’assistenza distribuita, i processi guidati passo dopo passo e la navigazione basata sul significato delle informazioni. L’interfaccia diventa dinamica, capace di adattarsi al contesto e ai bisogni reali degli utenti per semplificare, in definitiva, le complessità tipiche di ogni organizzazione.
In questa prospettiva, il digital workplace è un ecosistema che lavora con noi.
Ed è proprio su queste basi che abbiamo maturato la nostra proposta per una consulenza olistica, una soluzione completa, modulare, subito operativa, che non impone sviluppi costosi e prolungati, ma offre la flessibilità necessaria per creare lo spazio digitale a misura della propria azienda.
Vuoi una intranet completa e pronta all'uso?
intranet.ai è la soluzione basata su SharePoint Online per semplificare la comunicazione interna e digitalizzare i processi aziendali con il minimo investimento di tempo e denaro.
- 50+ funzionalità per la comunicazione e l'employee experience
- Design di marca, personalizzabile in ogni dettaglio
- Integrazione completa con Microsoft 365 e Viva
Giuseppe Marchi
Microsoft MVP per SharePoint e Microsoft 365 dal 2010.
Giuseppe è il fondatore di intranet.ai e uno dei massimi esperti in Italia per tutto ciò che riguarda Microsoft 365. Da anni, aiuta le aziende a creare il proprio ambiente di lavoro digitale sul cloud di Microsoft, curando l'esperienza delle persone.
Organizza eventi mensili online per aggiornare i clienti sulle novità di Microsoft 365 e aiutarli a ottenere il massimo dal loro digital workplace.

FAQ sulla consulenza per il digital workplace
Cosa si intende per Digital Workplace Consulting?
Per Digital Workplace Consulting si intende un servizio di consulenza specialistica che aiuta le aziende a progettare, ottimizzare e gestire ambienti di lavoro digitali integrati. Questa attività si concentra sulla creazione di uno spazio di lavoro coerente, funzionale e personalizzato, capace di valorizzare le tecnologie già presenti in azienda, come Microsoft 365 e SharePoint Online, e di migliorare concretamente la produttività e l’esperienza dei dipendenti.
Perché è utile una consulenza sul digital workplace?
Una consulenza sul digital workplace è utile perché permette di evitare errori comuni come l’improvvisazione, la frammentazione degli strumenti e la scarsa adozione da parte degli utenti. Quando ogni reparto agisce per conto proprio, senza una regia centrale, l’ambiente digitale diventa disordinato e poco efficace. Una consulenza specializzata aiuta invece a definire un’architettura solida, a collegare la tecnologia agli obiettivi aziendali e a creare uno spazio di lavoro realmente utile e ben strutturato.
Quali problemi risolve la consulenza sul digital workplace?
La consulenza sul digital workplace affronta problemi diffusi come l’uso disorganico degli strumenti, la duplicazione dei contenuti, la proliferazione di siti scollegati e la difficoltà nel reperire informazioni affidabili. Inoltre, interviene sulla mancanza di governance, sulla scarsa sicurezza e sull’assenza di una strategia di adozione. L’obiettivo è rendere l’ambiente digitale aziendale coeso, sicuro, intuitivo e ben utilizzato da tutti i collaboratori.
Cosa offre una consulenza sul digital workplace come quella di intranet.ai?
Una consulenza sul digital workplace come quella di intranet.ai offre un supporto pratico e strategico che parte dall’analisi delle esigenze aziendali per proporre una soluzione già pronta, collaudata e pienamente integrata con l’ecosistema Microsoft. Non si limita alla configurazione tecnica, ma include la progettazione della governance, il miglioramento dell’esperienza utente, l’integrazione con strumenti come Teams, Viva e Power Platform, la gestione della sicurezza e il supporto all’adozione dell’intelligenza artificiale.
Qual è la differenza tra un consulente generalista e un consulente specializzato sul digital workplace?
Un consulente generalista tende a replicare soluzioni standard e a concentrarsi su aspetti tecnici isolati, come la creazione di un sito o la configurazione di una web part. Un consulente specializzato sul digital workplace, invece, affronta il progetto nella sua totalità, costruendo un’architettura coerente, pensata per favorire l’adozione, migliorare i flussi di lavoro, garantire la sicurezza e rendere l’ambiente digitale sostenibile nel tempo.
È sempre necessario ricostruire da zero il digital workplace?
No, non sempre. In molti casi è possibile intervenire sull’ambiente digitale esistente, analizzando le criticità, ridefinendo la struttura informativa e migliorando la gestione dei permessi e dei contenuti. Tuttavia, quando il digital workplace è stato costruito senza una strategia e mostra gravi problemi di frammentazione, può essere più vantaggioso migrare verso una soluzione già progettata in modo organico, come quella proposta da intranet.ai.
Quanto tempo serve per implementare un digital workplace con intranet.ai?
La soluzione proposta da intranet.ai consente di avere un digital workplace attivo in pochi giorni. Grazie alla disponibilità di funzionalità già pronte e integrate, non servono mesi di riunioni o sviluppo personalizzato. Questo permette di accelerare il go-live, semplificare il processo di adozione da parte degli utenti e ottenere un ritorno sull’investimento molto più rapido rispetto a un progetto sviluppato da zero.
Come viene gestita la sicurezza nel digital workplace?
La sicurezza del digital workplace viene affrontata con un approccio strategico che garantisce il controllo dei permessi, la protezione dei dati sensibili e la gestione sicura degli accessi, anche da remoto. Vengono applicati principi come Zero Trust e autenticazione multifattoriale, insieme a strumenti di Microsoft 365 per la prevenzione della perdita dei dati, il monitoraggio degli accessi e la segmentazione degli utenti. Tutto questo senza compromettere l’agilità e la fluidità dell’esperienza d’uso.
Qual è il ruolo dell’AI in una consulenza sul digital workplace?
L’intelligenza artificiale svolge un ruolo chiave nella consulenza sul digital workplace. Strumenti come Microsoft Copilot e Gaia, sviluppato da intranet.ai, vengono integrati in modo mirato per semplificare la gestione della intranet, assistere gli utenti nei processi quotidiani e migliorare l’interazione con i contenuti. L’adozione dell’AI viene progettata con attenzione, definendo dove introdurla, come formare i dipendenti al suo utilizzo e come garantire la sicurezza e la compliance rispetto alle normative sui dati.
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