SharePoint Intranet Tips, per principianti ed esperti
Una intranet moderna è il sistema nervoso che regola il digital workplace, perché svolge l'importante compito di connettere persone, applicazioni e contenuti all’interno di un’architettura dinamica, capace di evolversi insieme all’organizzazione.
In questo articolo, abbiamo raccolto i consigli pratici degli esperti che compongono il team di intranet.ai per guidare utenti principianti e non nella corretta pianificazione e gestione della loro intranet SharePoint. Inoltre, vedremo le indicazioni tecniche e gli spunti più interessanti relativi alla cultura aziendale per mantenere attivo l'ecosistema della intranet e coinvolgere tutti i colleghi nel processo.

SharePoint Intranet Tips: come andare oltre il semplice sito per creare un ecosistema digitale
Se riduciamo SharePoint Online a una piattaforma che ospita siti, si falsano sin dall’inizio aspettative e obiettivi. Il traguardo non è la creazione di un sito aziendale in sé, bensì la creazione di un ambiente digitale completo e integrato, capace di mettere in connessione persone, contenuti, strumenti di lavoro e processi in un unico ambiente.
Perciò, la domanda da cui si deve partire non è "Come costruire un sito accattivante?", ma "Com’è strutturato il ciclo di vita dell’informazione nella nostra organizzazione?".
In questa prospettiva, SharePoint assume il ruolo di spina dorsale per il lavoro e la produttività in azienda, andando molto oltre la funzione vetrina.
Prima di essere una raccolta di pagine, una intranet moderna basata su SharePoint è un mosaico di siti con ruoli distinti, permessi granulari, audience diversificate e contenuti targhettizzati.
Al suo interno, ogni dipartimento dispone del proprio spazio, ogni progetto può contare su un team site, ogni comunicazione viene orientata grazie a filtri personalizzati e alle feature di localizzazione.
Ne deriva un ecosistema a matrioska.
Ovvero, non esiste una home page universale, valida per tutti, bensì una costellazione di ingressi calibrati sulle necessità informative e operative di ciascun reparto, team e persino singolo utente.
La intranet va concepita quindi in chiave modulare, non monolitica: i moduli dialogano fra loro, i monoliti no.

Connettere persone, servizi, app e processi con la intranet SharePoint di intranet.ai
Uno dei suggerimenti più importanti per la intranet SharePoint è che la navigazione deve dipendere dalla struttura, mai il contrario. Limitarsi a collegare pagine e pagine finisce per produrre reti labirintiche, spesso inaccessibili per gli utenti.
Il metodo corretto per l'implementazione inizia, quindi, con la mappatura dei bisogni informativi, che si possono individuare attraverso domande come:
- Chi deve consultare le policy HR e in quali circostanze?
- Dove i commerciali reperiscono le presentazioni per i clienti?
- Come si accede ai documenti firmati durante gli iter approvativi?
Solo dopo aver delineato questi flussi è sensato discutere di hub, landing, collegamenti o percorsi di navigazione: la chiarezza operativa precede la veste grafica.
SharePoint offre vari tipi di sito, ognuno progettato per differenti contesti. La vera abilità sta nell’adottarli in modo coerente e connetterli secondo una logica ben precisa e funzionale alla propria organizzazione.
Tipologia di sito SharePoint | Scopo del sito | Caratteristiche del sito |
Communication site | Comunicazione top-down ed engagement |
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Team site | Collaborazione |
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Hub site | Collettore logico di sottositi | Uniforma navigazione, permessi e brand di siti affini (ad esempio, Marketing o sedi estere). |
Molti progetti deragliano concentrando tutto in un communication site pieno di sottopagine, ricavandone una giungla.
Le classiche intranet gerarchiche (home in cima, livelli su livelli di sottosezioni) oggi funzionano poco. SharePoint premia una struttura piatta, orientata a percorsi trasversali tramite:
- Filtri di ricerca personalizzati che trovano subito i file rilevanti per categoria o origine;
- Metadati robusti che taggano i contenuti e li aggregano in viste dinamiche;
- Web part interconnesse che visualizzano, su una pagina, risorse fisicamente ospitate altrove.
In questo modo, l’utente può aprire la stessa policy partendo da una ricerca, da un link in Teams, da una notifica su Outlook o da una card di Viva Connections, con il risultato che la intranet diventa il sistema unico e centralizzato per gestire informazioni, contenuti e comunicazioni.

Trovare subito contatti, servizi e contenuti nella intranet SharePoint di intranet.ai
Altro problema ricorrente è l’incoerenza grafica.
Colori discordanti, titoli disallineati, loghi ridondanti: come fa un utente a riconoscere il brand e a orientarsi nel portale? La soluzione consiste nel definire una guida chiara che stabilisca:
- palette cromatica allineata al brand;
- uso standard di font, icone e spaziature;
- page template per news, documenti, progetti e schede informative.
Allo stesso tempo, ogni team deve poter configurare liste, pagine e flussi di lavoro su misura, all’insegna di un'uniformità percettiva e di un’autonomia funzionale.
Il consiglio da tenere a mente?
Progettare la intranet come un ecosistema che evolve.
Su SharePoint, ogni scelta dovrebbe anticipare un possibile cambiamento futuro. Serve una visione strategica, e non solo operativa, per costruire uno spazio digitale capace di adattarsi nel tempo alle esigenze dell'azienda e delle persone che la compongono.
Ed ecco l'errore da non fare.
Trattare la intranet come un progetto one-shot, perché il lavoro non finisce dopo il lancio.
Come dicevamo, la intranet di SharePoint Online ha le capacità per essere il centro operativo dell'intero digital workplace, offrendo la personalizzazione e la scalabilità necessarie per adattarsi nel tempo a diverse esigenze.
Tuttavia, ciò è possibile solo quando viene prestata un'attenzione continua alle sue funzionalità, alla sua architettura e ai contenuti messi a disposizione degli utenti.
Intranet Adoption Tips: come rendere la intranet uno strumento di utilità quotidiana
Chiunque abbia utilizzato una intranet poco curata sa cosa significa perdersi in pagine ridondanti, link rotti, contenuti duplicati e percorsi di navigazione contorti. SharePoint Online, se non progettato con metodo, può facilmente trasformarsi in un labirinto dove anche il documento più banale richiede dieci click e un pizzico di fortuna per essere trovato.
Il problema, però, non è la piattaforma in sé.
Il problema è l’assenza di criteri chiari nella gestione delle informazioni.
Per evitare che la intranet si trasformi in pura anarchia, servono scelte strutturali ben precise. SharePoint offre gli strumenti per implementarle, ma bisogna sapere come e quando usarli.
Uno dei consigli più importanti su SharePoint per utenti principianti è quindi uno dei più fraintesi: non serve semplificare all'eccesso, ma prevedere. Se gli utenti sanno cosa aspettarsi quando aprono una pagina o selezionano un documento, l’interazione sarà fluida anche se la intranet è ricca di contenuti.
Non fraintendiamo: l’obiettivo non è ridurre le funzioni, ma organizzarle in modo che siano comprensibili al primo colpo. E qui entra in gioco la struttura dell’informazione.
Per ogni area, pagina o contenuto, si dovrebbe rispondere a tre domande:
- A chi si rivolge? (Who)
- Qual è l’azione principale che l’utente deve compiere? (What)
- In quale contesto è utile? (Where)
Quando sono chiare le risposte, si è pronti a organizzare la navigazione in un flusso logico e continuo. Al contrario, quando non si riesce a rispondere a queste domande, anche la home page più bella diventa un vicolo cieco.
Altro problema frequente nelle intranet SharePoint riguarda la presenza di voci di menu sovrapposte, breadcrumb inutili e strutture a strati che confondono anziché guidare. In questo caso, la soluzione non è "quante voci" mettere nella barra di navigazione, ma quale percorso ha senso per l’utente in un dato contesto.
Per questo, è fondamentale lavorare su tre livelli.
Livello di navigazione in SharePoint | Funzioni del livello |
Navigazione globale | Include le voci di navigazione che rimangono sempre disponibili e che rappresentano le aree trasversali della intranet (Chi siamo, News, Risorse, People). |
Navigazione locale | Navigazione specifica per ogni sito o team, con menu contestuali pensati per un determinato pubblico (ad esempio, la documentazione tecnica nel sito IT). |
Collegamenti contestuali | Link interni nelle pagine che anticipano i bisogni successivi, aiutando l’utente a muoversi dentro la piattaforma senza tornare indietro ogni volta. |
Un errore comune è basare l'architettura informativa su una gerarchia rigida e verticale, come fosse un albero di cartelle. Per fortuna, però, SharePoint consente una navigazione più fluida e orizzontale, basata su tag, filtri e pagine hub.
L’usabilità, infatti, non migliora aumentando il numero di pagine, ma riducendo la necessità di aprirle tutte. Questo significa aggregare i contenuti secondo criteri funzionali: anziché avere 10 pagine per 10 moduli, si può avere una singola pagina con filtri e visualizzazioni dinamiche che mostrano solo ciò che serve.
A questo proposito, SharePoint permette di:
- mostrare contenuti diversi alla stessa persona in base al contesto (ad esempio, usando web part condizionali o audience targeting);
- centralizzare i documenti per poi visualizzarli in più luoghi, senza duplicazioni (grazie a web part per raccolte documentali o elenchi filtrati);
- ridurre il numero di click con menu a scelta rapida, collegamenti e scorciatoie ben visibili.
C’è una regola davvero molto semplice, insomma: più azioni servono per trovare un'informazione, meno utile è la intranet.
Qui, occorre parlare dei metadati.
In SharePoint, ogni file può essere arricchito da etichette (manuali o automatiche) che descrivono la sua natura: tipo di contenuto, dipartimento, livello di riservatezza, lingua, scadenza, autore.
Questi metadati non sono solo un’aggiunta, ma la chiave per attivare filtri intelligenti, creare visualizzazioni tematiche, alimentare la ricerca avanzata e rendere ogni elenco un sistema vivo.
Facendo un esempio pratico, una pagina HR può avere una web part che mostra solo le policy in corso di validità per la singola persona, filtrando i documenti con tre condizioni: "Tipo=Policy", "Lingua=Italiano", "Stato=Pubblicato".

Navigare facilmente i contenuti aziendali con la intranet SharePoint di intranet.ai
Uno dei consigli più ignorati nella realizzazione di un portale interno riguarda proprio la ricerca.
Di fatto, troppo spesso si dà per scontato che gli utenti non cerchino mai. In realtà, molti hanno semplicemente smesso di provarci. Il motivo è semplice: cercano un termine come "contratto" e trovano 400 PDF, proposti e ordinati senza alcun criterio.
La buona notizia è che SharePoint Online dispone di un motore di ricerca solido, che può essere arricchito con:
- Verticali personalizzati, per limitare la ricerca a una raccolta tematica (solo documenti legali, solo contenuti multimediali, ect.);
- Filtri dinamici, per restringere i risultati secondo proprietà specifiche (autore, data, area, etc.);
- Gestione del search schema, per mappare campi utili nei contenuti e valorizzarli nei risultati.
L’obiettivo è far sì che la ricerca diventi il punto di partenza, tenendo a mente che un utente che trova subito ciò che cerca torna volentieri nel portale, il che è auspicabile per non veder sprecato l'investimento fatto per costruirlo.
A proposito di utenti, c’è una falsa credenza diffusa, ovvero che per usare bene la intranet serve una formazione continua. In parte è vero, ma quando si arriva a spiegare come trovare un file all'interno di una pagina, è la pagina a essere sbagliata.
L’usabilità non si insegna, si costruisce. E si misura nel grado di autonomia degli utenti.
Per questo, le migliori intranet (tra cui rientra la nostra soluzione) non prevedono lunghi manuali d’uso, ma investono sulla chiarezza delle etichette, sulla coerenza dei layout, sulla standardizzazione dei modelli di pagina.
Praticamente, si tratta di formazione già messa in pratica.

Organizzare contenuti e servizi di dipartimento nella intranet SharePoint di intranet.ai
Andiamo ora a schematizzare le strategie che aiuteranno qualsiasi utente, principiante o meno, a usare e adottare la intranet SharePoint.
Consigli per la intranet SharePoint | Descrizione | Vantaggi |
Usare gli hub site | I siti secondari vengono collegati a un hub centrale per mantenere una struttura coerente. |
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Attivare il Term Store | Creazione di un vocabolario centralizzato di metadati per taggare i contenuti in modo uniforme. |
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Creare viste personalizzate nelle librerie | Definizione di filtri e ordinamenti utili per gruppi di utenti. | Maggiore efficienza nella consultazione di risorse, comunicazioni e documenti. |
Applicare permessi granulari | Impostazione di permessi a livello di cartella, file o lista solo quando serve davvero. | Maggiore controllo sulla sicurezza delle informazioni, senza appesantirne la gestione. |
Ottimizzare la ricerca con verticali e refiner | Aggiunta di filtri contestuali alla ricerca per tipo di contenuto, autore e data. |
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Attivare le policy di scadenza dei contenuti | Configurazione di reminder o rimozioni automatiche dei file obsoleti. |
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Creare template per pagine ricorrenti | Utilizzo di layout preconfigurati per dipartimenti, campagne, FAQ. |
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Integrare Power Automate per flussi ricorrenti | Automatizzazione di richieste, approvazioni, notifiche e persino interi processi, tra cui l'onboarding. |
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Personalizzare la home page della intranet con audience targeting | Vengono mostrati contenuti diversi in base al ruolo o alla sede dell’utente. |
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Creare Search Vertical personalizzati con PnP PowerShell | Utilizzando gli script del modulo PnP, è possibile creare filtri di ricerca avanzata completamente personalizzati, che mostrano solo certi tipi di contenuto (ad esempio, solo policy PDF aggiornate negli ultimi 6 mesi) e consentono di aggiungerli alla UI di SharePoint Online Search. | Esperienze di ricerca su misura, ad altissimo valore per reparti specialistici. |
Collegare contenuti di diversi siti tramite i connettori di Microsoft Graph | Configurazione dei connettori di Microsoft Graph per indicizzare fonti dati esterne, rendendole accessibili da SharePoint. | Punto di accesso unico a tutte le informazioni aziendali, anche se distribuite su più sistemi. |
Applicare Audience Targeting dinamico con Microsoft Entra ID Groups | Uso dei gruppi dinamici di Microsoft Entra ID per targhettizzare i contenuti in base a criteri reali e aggiornati automaticamente (ad esempio, "tutte le persone in azienda con ruolo Marketing in Italia"). | Gestione centralizzata e automatica della visibilità dei contenuti, senza bisogno di aggiornamenti manuali. |
Creare una pagina SharePoint full-custom con Adaptive Cards integrate | Integrazione di una pagina moderna di SharePoint con componenti Adaptive Cards (via SPFx o web part JSON) per creare dashboard interattive, on feedback, alert o task personali. | Esperienze intranet altamente interattive e personalizzate, senza uscire dall’ecosistema Microsoft. |
Implementare la Site Collection App Catalog per soluzioni SPFx locali | Uso di un App Catalog locale (non globale) per distribuire componenti SPFx solo in uno specifico sito o hub. | Possibilità di realizzare test, rilascio rapido e contenimento degli errori in ambienti complessi con molteplici raccolte di siti. |
Una intranet ben progettata non serve a nulla, però, se nessuno la usa.
Molte aziende decidono di fare investimenti importanti per creare portali moderni, basati su SharePoint Online, con tutte le funzionalità al posto giusto. Eppure, dopo qualche mese, si scontrano con un'amara realtà: le pagine non vengono aggiornate, i contenuti perdono rilevanza e la collaborazione si sposta nuovamente sulle chat interne.
Non è un problema di tecnologia, ma di adozione.
Quando non ci si occupa del ciclo di vita dell’adozione della propria intranet, ovvero di tutto ciò che succede (o dovrebbe succedere) dopo il go-live, il lancio diventa un picco isolato e non il momento in cui l'azienda inizia a raccogliere i frutti del suo investimento.
L’errore più comune, infatti, è considerare la intranet un progetto IT o un esercizio di comunicazione interna, quando, in realtà, è uno spazio vivo che deve crescere con l’azienda.
L'adozione non è automatica, nemmeno se la piattaforma è intuitiva. Le persone non usano la intranet solo perché è ben costruita: la usano se sentono che serve davvero, è aggiornata, conta qualcosa nel loro lavoro.
Perciò bisogna attivare stimoli diversi: motivazione, accessibilità, utilità percepita, coinvolgimento.
Una delle leve più forti è il sostegno esplicito del management.
Quando i responsabili pubblicano aggiornamenti, rispondono a domande, condividono documenti direttamente nella intranet, stanno dicendo: "Questa è la versione digitale della nostra azienda". Se invece continuano a inviare mail o ad allegare file su Teams, il messaggio implicito è l’opposto.
Un esempio concreto?
Se il direttore HR pubblica le nuove policy ferie solo sulla intranet e ne parla durante un townhall, è molto probabile che i colleghi inizino ad aprire la pagina HR piuttosto che chiedere via email "Qual è la procedura aggiornata?".
L’adozione non si impone, si contagia.
E il modo più efficace per farlo è costruire una rete di campioni, ovvero di persone interne all’organizzazione che conoscono bene la piattaforma e credono nel suo valore.
Non devono essere tutti esperti SharePoint. Anzi, i campioni migliori sono spesso figure ibride: responsabili di team, assistenti di reparto, coordinatori locali. Persone che possono mostrare, giorno dopo giorno, come usare la intranet per lavorare meglio.
Questa rete va formata, supportata e riconosciuta. Serve un piano di coinvolgimento che includa incontri mensili per condividere feedback, formazione continua sulle funzionalità del portale, accesso prioritario alle novità, visibilità interna, incentivi all'uso.
In molte organizzazioni, i campioni diventano anche content owner locali.
Si occupano quindi di aggiornare le pagine del proprio reparto e aiutare i colleghi a usare le web part. In questo modo, l’adozione diventa distribuita e non grava su un unico team centrale.
L'aggiornamento costante dei contenuti è un ulteriore pilastro.
Il piano editoriale non deve essere lasciato al caso. Serve una struttura precisa, che indichi:
- Chi pubblica cosa
- Con quale frequenza
- Su quali sezioni
- Con quale tono e formato
- Con quali indicatori di impatto (accessi, feedback, tempo di lettura)
Deve essere un piano collettivo ma non centralizzato, altrimenti si rischia di creare un portale monodirezionale, che perde di senso nel tempo.
Un buon esempio? Si possono definire 3-4 categorie di contenuto strategico (come novità di business, aggiornamenti HR, iniziative locali, successi dei team) e assegnare a ogni categoria un team di riferimento con compiti chiari.
Non serve pubblicare ogni giorno, ma con costanza e rilevanza, quello sì.

Consultare e monitorare le performance delle comunicazioni nella intranet SharePoint di intranet.ai
Passando alla comunicazione interna, un buon piano editoriale dovrebbe includere:
- Pillole sulle funzionalità, con screenshot e mini-tutorial;
- Storie di successo, su come la intranet ha risolto problemi comuni;
- Call to action mirate ("Scopri la nuova dashboard vendite", "Commenta il piano trimestrale HR");
- Contenuti per il coinvolgimento, come quiz, sondaggi o rubriche;
- Statistiche d’uso, per mostrare come la intranet viene usata dai colleghi.
L'uso di piattaforme come SharePoint non si impara infatti con corsi frontali lunghi ore. Il metodo migliore è quello del microlearning, integrandolo nella routine di lavoro.
Alcune buone pratiche possono essere:
- Inserire tool tip in pagina (con il supporto di SharePoint o strumenti come WalkMe);
- Creare video brevi sulle operazioni più comuni ("Come creare una news" o "Come salvare una pagina tra i preferiti");
- Sfruttare la propria rete di campioni per una formazione peer-to-peer.
Infine, non bisogna abbandonare troppo presto.
Dopo qualche mese, se la intranet non è ancora popolare, si pensa che il progetto sia fallito. Tuttavia, nuove abitudini si consolidano nel tempo, soprattutto se l’ambiente di lavoro preesistente era molto diverso.
Per evitare disillusione o demotivazione, è utile monitorare gli indicatori giusti, come accessi ricorrenti, engagement sui contenuti, tempo di permanenza sulle pagine e feedback qualitativi dai team. Soprattutto, occorre fare piccoli aggiustamenti in modo continuo.
Il consiglio da tenere a mente?
L’adozione della intranet va coltivata ogni giorno. Serve coinvolgere le persone in azienda con contenuti rilevanti, una rete attiva di utenti interni e il sostegno visibile del management. Solo così lo spazio digitale diventa parte integrante del lavoro quotidiano.
Ed ecco l'errore da non fare.
Parlare sempre di SharePoint. Una comunicazione efficace parte dai bisogni degli utenti. Quindi, niente "Scopri la nuova web part", ma piuttosto "Ora puoi trovare tutte le policy in un solo click".
Social Intranet Tips: come far crescere la intranet grazie all'employee engagement
Una intranet limitata a raccogliere file e circolari è poco più di un archivio digitale. Può essere utile, ma difficilmente scalda i cuori e genera coinvolgimento. Le persone si riconoscono invece nelle storie, nelle domande, nella possibilità di interagire con altri.
Ecco perché, a livello globale, si parla sempre più di social intranet.
Un'accezione che inquadra la intranet come un ambiente che combina la solidità di SharePoint con la vitalità di strumenti più mirati all'engagement, in primis Viva Engage.
La logica di base è semplice: i contenuti informano, le conversazioni coinvolgono.
Una policy ben scritta rimane essenziale per svolgere le proprie attività, ma è la discussione che nasce attorno a quella policy (il chiarimento di un dubbio, il suggerimento di un collega, l’esempio di chi l’ha già applicata) ciò che trasforma mere informazioni in conoscenza condivisa.
In una intranet dal carattere social, la pubblicazione non è l’atto finale, bensì il punto di partenza di un dialogo che rafforza la community aziendale.
SharePoint consente di lasciare commenti e like alle pagine; tuttavia, queste funzionalità non sono sufficienti per creare una partecipazione davvero attiva. L'integrazione con Viva Engage capovolge la situazione, introducendo una vera logica di community con gruppi pubblici o privati, tag tematici, menzioni, sondaggi rapidi, storyline e contenuti simili a quelli dei social network più popolari.
Integrato in Microsoft 365, ereditando identità, permessi e notifiche di Entra ID, diventa la sede naturale delle conversazioni che non rientrano nei canali operativi di Teams.
La differenza principale con Microsoft Teams è la portata, dato che quest'ultimo favorisce il micro‐dialogo interno a un progetto; mentre Viva Engage ospita il macro‐dialogo che unisce dipartimenti, sedi e ruoli.
Il risultato è duplice: si riducono le barriere gerarchiche (un tecnico di filiale può porre domande direttamente al CFO) e si accendono connessioni latenti (un product manager di Milano scopre una soluzione già sperimentata dal collega di Singapore).
Un valore che emerge quando Viva Engage è inserito nelle pagine SharePoint più frequentate.
Una procedura HR può inglobare, nella colonna laterale, l’anteprima della community "People & Culture" dove scorrono domande e risposte sulle ferie. La home di divisione, invece, può mostrare gli ultimi thread del gruppo "Progetti in corso", evitando che le iniziative restino confinate a chi ci lavora in prima persona. La conversazione non è quindi più nascosta dietro un click, ma appare nel contesto in cui serve.
Importante però evitare la duplicazione di canali. Non serve creare un gruppo Viva Engage per ogni team di progetto già abilitato in Microsoft Teams, né replicare in Outlook gli annunci postati nelle community di Viva Engage.
Ogni strumento ha un ruolo:
- Teams per la collaborazione sincrona;
- Outlook per la comunicazione formale;
- Viva Engage per il dibattito e la condivisione di idee collettive.
Una governance chiara, magari descritta in una community policy, può prevenire la confusione e aiutare gli utenti a capire quale applicazione utilizzare in una determinata situazione.

Integrazione di Microsoft Viva con la intranet SharePoint di intranet.ai
Nelle aziende manifatturiere, retail o logistica, oltre la metà della forza lavoro non accede ogni giorno al PC. Per questi colleghi, la intranet deve essere mobile‐first e le applicazioni di SharePoint e Viva Engage offrono un’esperienza nativa per inviare notifiche, caricare immagini, porre e rispondere a domande al volo.
Per funzionare, bisogna progettare layout leggeri, evitare PDF da venti megabyte, privilegiare pillole di micro‐contenuto (card, videoclip, mini‐guide, infografiche) che si leggono in coda alla mensa o in trasferta.
Facciamo l'esempio della "settimana della sicurezza".
Il team HSE pubblica ogni mattina un breve video girato con lo smartphone, lo carica su Viva Engage, lo embedda nella home page della intranet SharePoint e invita gli operatori a commentare con i loro "safety tip" dal campo.
Si raccolgono decine di suggerimenti e i migliori vengono votati tramite like, rilanciati dai manager e trasformati in procedure ufficiali. Il ciclo Contenuto - Conversazione - Miglioramento si completa così, senza riunioni né scambi di mail.

Stimolare la partecipazione e lo scambio di idee nella intranet SharePoint di intranet.ai
Una intranet social funziona quando passa dalla logica del sondaggio occasionale all’ascolto continuo. Ciò significa integrare micro‐survey di Microsoft Forms direttamente nei post Engage ("Ti è chiara la nuova policy? Sì / No / In parte"), dare visibilità immediata ai risultati in un grafico live, incoraggiare i leader a rispondere nei commenti entro 24 ore.
Anche il semplice indicatore "tempo medio di risposta" racconta lo stato di salute della community. Se una domanda resta inevasa per giorni, occorre attivare moderatori e champion per tenere viva la discussione.
Nessuna piattaforma, per quanto sofisticata, genera partecipazione se l’azienda non coltiva una cultura affine.
In certe realtà, è il CEO che partecipa in prima persona a una rubrica mensile "Ask Me Anything", sono i manager che ringraziano pubblicamente chi condivide un’idea utile.
Senza però che il riconoscimento si trasformi in gamification invasiva. Bastano piccoli atti pubblici, come una menzione nella newsletter interna, un badge "Problem Solver of the Month", un invito a raccontare la propria storia durante il town-hall trimestrale, per far sentire ciascun lavoratore ascoltato.
Questo è davvero importante, perché, quando una persona si sente valorizzata, contribuisce con maggiore energia alla crescita dell'azienda.
Oltre ai consigli visti insieme finora, esemplifichiamo nella seguente tabella ulteriori suggerimenti per realizzare e adottare con successo una intranet social.
Consigli per una intranet social | Descrizione |
Integrare i thread di Viva Engage nella intranet SharePoint | Usare la web part "Conversazioni" per mostrare discussioni a tema nelle pagine della intranet (FAQ HR, aggiornamenti policy, etc.), così da stimolare il confronto diretto senza obbligare gli utenti a passare da un'applicazione all'altra. |
Usare argomenti coerenti per navigazione e ricerca | Creare e mantenere una tassonomia condivisa di topic tag in Viva Engage, utile per categorizzare le conversazioni e facilitare la ricerca di thread rilevanti direttamente dalla intranet. |
Attivare campagne social interne visibili nella home page della intranet | Creare un "community hub" in Viva Engage e collegare i post più recenti tramite web part dinamica nella home page della intranet, per dare visibilità a iniziative trasversali. |
Collegare badge di engagement e leaderboard con Power Automate + Lists | Usare Power Automate per registrare like, commenti e post in una lista SharePoint con punteggi per gamification, visibile via web part classifica. |
Aggiungere notifiche push per thread seguiti tramite Power Automate + Teams | Impostare un flusso che avvisi via Teams (o Outlook) gli utenti quando vengono menzionati o quando un thread che seguono riceve nuovi commenti. |
Creare sondaggi rapidi su Viva Engage e pubblicare i risultati nella intranet | Creare quick poll in Viva Engage e visualizzare in tempo reale i risultati tramite Power BI integrato in una pagina SharePoint dedicata. |
Quando la intranet va online, inizia la sua gestione.
Una buona intranet è infatti una piattaforma che muta con l’organizzazione, cresce al suo ritmo e resta utile grazie alle attenzioni costanti dei suoi manager e content creator.
Si basa su una governance che non si limita a risolvere ticket, correggere link o sistemare permessi, ma che punta a curare la vitalità del nuovo ecosistema, garantendo che contenuti, processi e strumenti rimangano allineati agli obiettivi aziendali e alle esigenze degli utenti.
Governance e manutenzione comprendono quindi attività complementari:
- aggiornare o eliminare informazioni obsolete per evitare ricerche fuorvianti;
- rivedere periodicamente i permessi affinché ciascuno veda ciò che serve e nulla di più;
- osservare il comportamento degli utenti con strumenti come SharePoint Insights, Viva Analytics o Intranet Analytics per capire quali contenuti funzionano e quali no;
- riprogettare percorsi quando troppi click o pagine intermedie rallentano le operazioni;
- etc.
Sono azioni che richiedono metodo e continuità, per preservare la piattaforma dal classico declino.

Analizzare il comportamento degli utenti nella intranet SharePoint di intranet.ai
Evolvere significa anche eliminare.
Sezioni caotiche, informazioni ridondanti, siti inutilizzati, strutture ramificate inutili devono lasciare spazio a un’informazione essenziale e focalizzata.
A questo proposito, un audit semestrale, basato su statistiche di utilizzo e interviste a utenti chiave, consente di identificare le aree da archiviare o ristrutturare. L'obiettivo è creare una intranet leggera, che si aggiorna più facilmente, si naviga più velocemente e si apprezza di più.
Giunti alla conclusione di questa breve ma, speriamo, approfondita panoramica per costruire una intranet SharePoint efficace, non ci resta che sottolineare l'importanza delle competenze.
Solo con le giuste competenze, è infatti possibile ottenere una intranet moderna, utile e accessibile a tutti gli utenti.
Nel caso in cui tali competenze mancassero in azienda, il nostro ultimo consiglio per questo articolo è quello di rivolgersi a consulenti esperti come quelli che può vantare il team di intranet.ai.
Forte di decenni di esperienza nella digitalizzazione aziendale grazie alla tecnologia Microsoft, il nostro team può accompagnare qualunque organizzazione lungo l'intero ciclo di vita della sua intranet e del digital workplace integrato: dalla mappatura dei bisogni alla governance, dall’adozione all’automazione dei flussi di lavoro.
In breve, non facciamo solo funzionare meglio la intranet SharePoint.
Usiamo la intranet SharePoint per far funzionare meglio le aziende.
Vuoi una intranet completa e pronta all'uso?
intranet.ai è la soluzione basata su SharePoint Online per semplificare la comunicazione interna e digitalizzare i processi aziendali con il minimo investimento di tempo e denaro.
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Giuseppe Marchi
Microsoft MVP per SharePoint e Microsoft 365 dal 2010.
Giuseppe è il fondatore di intranet.ai e uno dei massimi esperti in Italia per tutto ciò che riguarda Microsoft 365. Da anni, aiuta le aziende a creare il proprio ambiente di lavoro digitale sul cloud di Microsoft, curando l'esperienza delle persone.
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FAQ sulla progettazione e gestione di una intranet SharePoint
Qual è il modo corretto per iniziare a progettare una intranet SharePoint?
Il modo corretto per iniziare una intranet SharePoint non è partire dalla grafica o dalla struttura delle pagine, ma dalla comprensione profonda del ciclo di vita dell’informazione aziendale. Bisogna chiedersi chi utilizzerà i contenuti, in quali momenti, per quali attività e con quali esigenze operative. Solo dopo questa analisi ha senso decidere come costruire siti, pagine e navigazione.
Come si può evitare che una intranet SharePoint diventi caotica o difficile da usare?
Per evitare che una intranet SharePoint si trasformi in un labirinto disordinato, è essenziale che la struttura rispecchi i reali bisogni informativi. Non bisogna collegare le pagine in modo arbitrario, ma costruire percorsi logici partendo dalla classificazione dei contenuti tramite metadati, dalla definizione dei permessi e dall’organizzazione piatta dei siti. La chiarezza delle informazioni deve guidare ogni scelta.
Qual è una buona strategia di navigazione per una intranet SharePoint moderna?
Una buona strategia di navigazione per una intranet SharePoint prevede la distinzione tra navigazione globale sempre visibile, navigazione locale mirata a un determinato sito o team e collegamenti intelligenti nelle pagine che anticipano i passaggi successivi. Questo approccio consente di orientare l’utente nel modo più fluido possibile, evitando ritorni inutili o percorsi forzati.
Come si ottimizza la ricerca dei contenuti in una intranet SharePoint?
Per ottimizzare la ricerca in una intranet SharePoint, è necessario sfruttare a fondo il motore di ricerca integrato, arricchendolo con verticali tematici, filtri dinamici e metadati ben strutturati. In questo modo, l’utente non si trova davanti a centinaia di risultati generici, ma accede subito alle informazioni rilevanti. La chiave sta nella qualità della classificazione, non nella quantità dei documenti.
Cosa rende efficace una home page di una intranet SharePoint?
Una home page efficace di una intranet SharePoint è quella che mostra contenuti pertinenti per ciascun utente, grazie all’uso del targeting dinamico. Non deve essere uguale per tutti, ma adattarsi al ruolo, alla sede e alle priorità del singolo. Deve permettere l’accesso rapido ai documenti, agli strumenti e alle notizie più utili nel contesto quotidiano di lavoro.
Quali strumenti si possono usare per rendere più efficiente una intranet SharePoint?
Una intranet SharePoint può diventare molto più efficiente grazie all’automazione dei processi ricorrenti, all’uso di template grafici uniformi e alla gestione intelligente dei contenuti obsoleti. Ogni elemento deve contribuire a semplificare l’esperienza dell’utente, riducendo le azioni ripetitive e aumentando la coerenza generale della piattaforma.
In che modo si può aumentare l’adozione della intranet SharePoint?
L’adozione di una intranet SharePoint aumenta quando gli utenti percepiscono la sua utilità concreta nella routine lavorativa. Per ottenere questo risultato è fondamentale il coinvolgimento attivo del management, la creazione di una rete interna di promotori e la comunicazione centrata sui benefici reali, non sulla tecnologia. La formazione continua e la coerenza delle interfacce fanno il resto.
Come si mantiene aggiornata e rilevante nel tempo una intranet SharePoint?
Una intranet SharePoint resta efficace nel tempo solo se viene gestita con attenzione costante. Questo significa prevedere un piano editoriale con ruoli e frequenze definiti, monitorare l’utilizzo attraverso strumenti analitici e rimuovere contenuti non più utili. Il lavoro non si ferma dopo il lancio, ma continua ogni giorno per adattare la piattaforma all’evoluzione dell’azienda.
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